Quanto guadagna un Project Manager in Italia nel 2025: stipendi, prospettive e crescita professionale

Oct 23 / Management Academy
Il ruolo del Project Manager è diventato, negli ultimi dieci anni, uno dei più importanti e richiesti nel mondo del lavoro. Non è un caso: le aziende hanno bisogno di professionisti in grado di coordinare persone, risorse e tempi per portare a termine progetti complessi. Ma una delle domande più frequenti è: quanto guadagna un Project Manager in Italia nel 2025?

La risposta, come spesso accade, dipende da diversi fattori: l’esperienza maturata, la città in cui si lavora, il settore di appartenenza e le certificazioni possedute. Vediamo nel dettaglio come si compone lo stipendio Project Manager e quali prospettive offre questo lavoro.

Lo stipendio medio di un Project Manager in Italia nel 2025

Nel 2025, secondo fonti come Glassdoor e Jobbydoo, lo stipendio medio di un Project Manager in Italia si aggira intorno ai 50.000 euro lordi annui, che corrispondono a circa 2.400–2.600 euro netti al mese.

Naturalmente, questa cifra è una media: un Project Manager junior, appena entrato nel ruolo, guadagna meno, mentre un senior con anni di esperienza e responsabilità più ampie può arrivare a cifre ben più alte.

Quanto guadagna un Project Manager in base all’esperienza

L’esperienza è probabilmente il fattore più determinante nella crescita salariale.
  • Junior Project Manager (0–3 anni di esperienza): si colloca in una fascia compresa tra 30.000 e 40.000 euro annui. Spesso affianca un PM senior e gestisce progetti più piccoli.
  • Mid-level (4–9 anni): lo stipendio medio sale tra i 45.000 e i 60.000 euro, con una gestione più autonoma dei progetti.
  • Senior Project Manager (10–20 anni): in questa fase di carriera si arriva a guadagnare tra 65.000 e 85.000 euro annui.
  • Head of Project Management o Executive: nelle grandi aziende multinazionali lo stipendio può superare i 100.000 euro annui, arrivando fino a 120.000 euro con benefit e bonus legati ai risultati.

Differenze salariali tra Nord, Centro e Sud Italia

Non tutti i Project Manager in Italia guadagnano allo stesso modo: la retribuzione varia anche in base all’area geografica.
  • Nord Italia (Milano, Torino, Bologna): è qui che si registrano le retribuzioni più alte, con una media che può arrivare a 65.000–70.000 euro annui. Milano, in particolare, ospita molte aziende internazionali e startup tecnologiche che spingono gli stipendi verso l’alto.
  • Centro Italia (Roma, Firenze, Bologna): gli stipendi oscillano in media tra i 45.000 e i 60.000 euro. Roma è molto attiva soprattutto nei settori della consulenza e del fintech.
  • Sud e Isole: qui le opportunità sono ancora limitate e gli stipendi più bassi, con una media che si aggira intorno ai 35.000–45.000 euro annui. Tuttavia, grazie ai fondi europei e alla crescita delle startup, la tendenza è in miglioramento.

I settori che pagano meglio i Project Manager

Un altro fattore cruciale è il settore in cui si lavora.
  • ICT e tecnologia: uno dei comparti più remunerativi, dove un PM può arrivare a guadagnare anche 80.000 euro annui.
  • Consulenza e finanza: stipendi competitivi, con figure senior che superano i 90.000 euro annui.
  • Ingegneria e costruzioni: range compreso tra 50.000 e 70.000 euro, con possibilità di crescita per chi gestisce grandi progetti infrastrutturali.

Certificazioni: un acceleratore di carriera e di stipendio

Le certificazioni giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo di carriera di un Project Manager.
  • PMP® (Project Management Professional): è la certificazione più riconosciuta a livello internazionale. Secondo il PMI (Project Management Institute, 2024), chi possiede il PMP guadagna in media il 17% in più rispetto a chi non ce l’ha.
  • Prince2: molto utilizzata in Europa, in particolare nel settore pubblico.
  • Agile e Scrum Master: richieste soprattutto in ambito IT e digitale.

Investire in formazione e certificazioni non è solo un modo per migliorare le proprie competenze, ma anche per aumentare sensibilmente lo stipendio.

Confronto internazionale: Salary PMP Italia vs estero

Per avere un quadro più completo, è utile guardare anche a cosa succede all’estero:
  • Italia: media di circa 50.000 € annui.
  • Germania: media tra 70.000 e 90.000 € annui.
  • USA: i Project Manager senior arrivano a guadagnare in media 120.000 dollari annui, con picchi anche superiori nelle big tech.

Il gap salariale tra Italia e Paesi come Germania e Stati Uniti resta evidente, ma l’Italia mostra segnali positivi: la digitalizzazione e la crescente domanda di competenze manageriali stanno facendo salire gli stipendi anche da noi.

FAQ – Domande frequenti

Quanto guadagna un Project Manager junior in Italia nel 2025?
Tra 30.000 e 40.000 € annui.

Qual è lo stipendio massimo di un Project Manager in Italia?
Un Head of Project Management in multinazionale può arrivare a 120.000 € annui.

Le certificazioni aumentano davvero lo stipendio? Sì. In particolare il PMP® può incrementare la retribuzione fino al 20%.

In quali città italiane si guadagna di più?
Milano, Torino e Roma sono le più competitive.

Lo stipendio Project Manager in Italia nel 2025 continua a crescere, confermando quanto questo ruolo sia ormai fondamentale per il successo delle aziende. Le più recenti ricerche di Glassdoor, Jobbydoo e del Project Management Institute (PMI) evidenziano come la retribuzione media nazionale si aggiri attorno ai 50.000 euro lordi annui, con un netto mensile che si posiziona tra i 2.300 e i 2.600 euro.

Naturalmente, si tratta di una cifra indicativa, perché lo stipendio di un Project Manager è influenzato da vari fattori: esperienza, area geografica e settore di appartenenza.

Esperienza e crescita salariale

La seniority ha un impatto decisivo:
  • Un Project Manager junior guadagna in media 30.000–40.000 € annui, lavorando spesso in affiancamento a figure più esperte.
  • Un PM di livello intermedio raggiunge i 45.000–60.000 €, con una gestione autonoma dei progetti.
  • Un PM senior con oltre 10 anni di esperienza può arrivare a 65.000–85.000 €, soprattutto in grandi aziende.
  • Infine, i Manager con ruoli direttivi (Head of Project Management) possono superare i 100.000 € annui, in particolare nelle multinazionali.


Questo significa che la professione non solo offre stabilità, ma anche concrete possibilità di crescita economica nel tempo.

Differenze geografiche

La geografia retributiva in Italia è molto marcata:
  • Nord Italia: Milano si conferma il cuore pulsante del Project Management, con stipendi che spesso superano i 65.000–70.000 € annui. Torino e Bologna seguono da vicino, soprattutto nei settori automotive e manifatturiero.
  • Centro Italia: Roma rappresenta un hub importante per consulenza, telecomunicazioni e fintech, con stipendi medi compresi tra i 45.000 e i 60.000 €.
  • Sud e Isole: le opportunità sono minori e le retribuzioni più basse, con medie intorno ai 35.000–45.000 € annui. Tuttavia, grazie ai fondi europei e alla nascita di nuove startup, la crescita sta lentamente accelerando anche in quest’area.

Settori più remunerativi

Non tutti i Project Manager guadagnano allo stesso modo: il settore di attività gioca un ruolo cruciale.
  • ICT e tecnologia: tra i comparti più competitivi, con stipendi che raggiungono e superano gli 80.000 € annui.
  • Consulenza e finanza: qui i Project Manager senior possono arrivare a guadagnare oltre 90.000 € annui, spesso con bonus legati ai risultati.
  • Ingegneria e costruzioni: range tra i 50.000 e i 70.000 €, ma con possibilità di crescita per chi gestisce progetti infrastrutturali complessi.

Certificazioni come acceleratore di carriera

Un altro elemento che incide fortemente sullo stipendio è il possesso di certificazioni internazionali.
  • La PMP® (Project Management Professional), rilasciata dal PMI, è la più riconosciuta a livello globale e, secondo i dati 2024, aumenta la retribuzione di un PM fino al 17% in più.
  • Prince2, molto diffusa in Europa, è particolarmente apprezzata nelle aziende pubbliche e nel settore governativo.
  • Le certificazioni Agile e Scrum Master, invece, sono oggi richieste soprattutto nell’ambito digitale e IT, dove la gestione dei progetti richiede flessibilità e metodologie iterative.

Chi investe in formazione e certificazioni, quindi, non solo amplia le opportunità lavorative, ma ottiene anche un aumento diretto del proprio stipendio.
Non perdere tempo!

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